"La formica mi ha detto che la rana è cattiva.
La rana mi ha detto che il gatto è cattivo.
Il gatto mi ha detto no, il coniglio è il peggiore di tutti.
Così io..."
Lui, in sostanza. (Madonna, bono però) Dopo aver ascolotato il discorso del professore bono abbiamo finalmente la possibilità di muoverci per la struttura, che ha l'aria di essere in tutto e per tutto un orfanotrofio. Siamo in un orfanotrofio quando abbiamo perso le nostre memorie e non abbiamo nessuno a cui fare affidamento, quindi iniziamo a socializzare.
La prima è Stella. Che, beh, non sembra essere molto propensa a stringere legami.
E con questo sei diventata automaticamente il mio personaggio preferito, ragazza.
Vai con il prossimo, Joshua. Che sembra avere una crisi di identità. Oltre che essere nel pieno della sua chuunibyou.
YO WASS'UP YOU MEME LOVING FUCK.
E ora Celsy. Che rivela essere molto timida.
La prossima è Letty. Sembra essere molto gentile e solare.
E ora Alle-
Oh.
Nessun'altra zona della struttura è accessibile, quindi niente Allen per il momento. Ritorniamo dal professore bono, che ci informa che è ora di mangiare.
CHE SEI BON-- Ahem, come potete vedere questa è la sala da pranzo, con (quasi) tutta la famigliola riunita.
Finito di cenare manda in camera tutti fuorché il protagonista per discutere sulla sua temporanea amnesia e su cosa potesse comprargli per farlo sentire a suo agio.
Se è il tuo non me lo faccio ripetere due volte.
La nostra stanza non si apre. Andiamo da Joshua, che, da quanto dicono gli altri ragazzi, sente delle voci misteriose che vengono dal piano di sopra.
Sento odore di trama. Andiamo a controllare.
CACCHIO AVEVA RAGIONE.
Selezionando l'opzione di aiutare... qualunque cosa ci sia in quello specchio, finiamo per romperlo. Allarmato dal rumore, il professore bono corre a vedere cosa è successo. Quando vede che non siamo andati a dormire è in preda all'ira. Ma subito capisce cosa sta succedendo.
Successivamente spiega che la farfalla di cui sta parlando è morta da parecchio tempo, e che non possiede un'anima. Dopodiché ci manda a letto.
Andiamo nella stanza di Allen per dormire (chi va a Roma perde la poltrona) e ci appare un gatto nero. All'improvviso ci ritroviamo difronte ad un corridoio accostato da pareti nere.
To be continued.
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